Rischio anestesiologico
La presenza della Sindrome delle Apnee Ostruttive Notturne (OSAS) non diagnosticata nel soggetto che si sottopone ad intervento di Chirurgia Bariatrica lo pone a rischio di significative complicanze post-operatorie. E’ noto che gli agenti anestetici, oppiacei e sedativi sono sostanze che deprimono il SNC e aumentano la tendenza al collasso delle vie aeree superiori. Inoltre alterano la normale risposta ventilatoria all’ipercapnia e all’ipossiemia. Entrambi gli effetti possono essere più accentuati nei pazienti OSAS; ad aggravare tale condizione può subentrare anche la difficoltà tecnica di gestire l’intubazione in questo tipo di paziente, con vie aeree spesso con chiari segni di occlusione alta (megaugola, macroglossia, ecc.). Una diagnosi presuntiva di OSAS può essere fatta ricercando russamento abituale, nicturia, sonnolenza durante il giorno. Durante la valutazione l’anestesista consiglia l’eventuale esecuzione di esami per lo studio del sonno. In fase di valutazione anestesiologica si possono individuare i soggetti con OSAS non diagnosticata: in alcuni di essi è preferibile rinviare l’intervento a dopo la polisonnografia ed eventualmente a dopo il trattamento con CPAP.