Anomalie cranio-facciali
Teniche come la cefalometria, la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica hanno evidenziato una serie di differenze strutturali dello scheletro e dei tessuti molli tra individui con e senza apnee ostruttive nel sonno. Caratteristiche come retrognazia, ipertrofia tonsillare, macroglossia, retroposizione mascellare e mandibolare possono restringere le dimensioni delle vie aeree superiori e promuovere la presenza di apnee durante il sonno. In assenza di alterazioni cranio-facciali clinicamente evidenti anche sottili variazioni nella conformazione del tratto maxillo-facciale possono aumentare la vulnerabilità per apnee. Analisi comparative hanno mostrato che la severità dell’OSAS è associata: nei bianchi alla brachicefalia; negli afro-americani alla lassità dei tessuti molli di lingua e palato molle; negli asiatici alla retrognazia. Questi studi confermano che le anomalie cranio-facciali sono importanti nella patogenesi delle apnee ostruttive nel sonno, in particolare nei soggetti non obesi.