Terapia posizionale
Molti studi hanno dimostrato come dormire di lato sia efficace nel trattare la Sindrome delle Apnee Ostruttive Notturne (OSAS) di tipo posizionale di grado lieve o moderato: è la cosiddetta terapia posizionale. Consiste nell’imparare a dormire non sulla schiena o a pancia in sù. Spesso non è sufficiente imporre di dormire in tal modo ed allora occorre adottare alcune strategie:
- pallina da tennis: consiste nel cucire una tasca nella zona interscapolare di una maglietta intima; una o più palline da tennis possono pertanto essere inserite in questa tasca; questi accorgimenti rendono non confortevole dormire sulla schiena ed il soggetto generalmente tenderà a dormire su un fianco
- T-shirt: la maglietta intima “anti-russamento” è caratterizzata da 3 o 4 cilindri inseriti sulla parte posteriore
- zaino: un largo zaino può essere riempito con cuscini o con un pallone da calcio ed indossato prima di andare a letto che impedisce al paziente di rigirarsi nel letto e di assumere la posizione supina
- cuscino per il corpo: si posiziona longitudinalmente lungo la propria schiena prevenendo il rotolamento nel sonno ed il riposizionamento lungo la propria schiena
- allarme posizionale: si attiva nel momento in cui ci si muove nel sonno da un fianco nella posizione supina; l’iniziale risveglio causato da tale allarme tende a diminuire con l’allenamento
- terapia comportamentale: prima di andare a dormire evitare alcool, tabacco e benzodiazepine, salvo diversa prescrizione del proprio medico curante; tali condizioni infatti tendono ad aggravare l’intensità e la durata delle apnee durante il sonno.
La terapia posizionale ha dei limiti e da vari studi è risultata efficace per alcuni individui ma non per tutti. Non è raccomandata per tutti i pazienti con OSAS, in particolare per quelli gravi, in cui la terapia d’elezione è rappresentata dalla CPAP. Alcuni pazienti dopo un determinato periodo tenderanno comunque a trovare scomodo dormire su di un fianco nonostante la terapia posizionale prescritta.