Deficit neurocognitivi
E’ nota da tempo l’associazione tra i Disturbi Respiratori nel Sonno (OSAS) e la riduzione delle capacità intellettuali, attentive, attitudinali e comportamentali. I risultati, pubblicati ad agosto 2011 dal Journal of American Medical Association, che le apnee notturne possono privare il cervello dell’ ossigeno di cui hanno bisogno, facilitando il declino delle capacità cognitive. Più recentemente i ricercatori del San Raffaele di Milano hanno studiato le funzioni neurocognitive in pazienti con diagnosi di OSAS ed hanno constatato che l’eventuale presenza di deficit cognitivi è dovuta ad anomalie strutturali della sostanza grigia, causate dalla intermittente mancanza di ossigeno. Con la risonanza magnetica si è osservato che il cervello di pazienti affetti da OSAS ma non in terapia, confrontato con quello di coetanei sani: si è osservato che in alcune regioni del cervello quali le aree dedicate alla memoria, alla capacità di pianificazione e al ragionamento, la sostanza grigia presenta anomalie, come se fosse andata incontro ad atrofia. Nella valutazione di un paziente con Sindrome delle Apnee Notturne è quindi spesso necessario uno screening psico-diagnostico per verificare l’ insorgenza di deficit neurocognitivi. I test cognitivi permettono di rilevare deficit neuropsicologici che sfuggono alle indagini strumentali neuro-radiologiche (TAC, RMN); è infatti vero che non sempre soggetti con lesioni cerebrali, presentano deficit cognitivi e non sempre soggetti con deficit cognitivi hanno subito una lesione cerebrale.