Il Sonno
Tutti gli animali dormono: chi disteso in posizione orizzontale, chi appeso per la coda a testa in giù, chi in piedi come i cavalli, chi circa 19 ore come il pipistrello o 15 come il gatto – e chi meno – due ore come la giraffa- e chi come i delfini addirittura a metà, per così dire, cioè con un emisfero cerebrale per volta, in modo da poter respirare in superficie anche dormendo, come è indispensabile a questo speciale pesce senza branchie. Gli esseri umani dormono circa 8 ore su 24, vanno a letto tra le 22 e la mezzanotte, si svegliano tra le 6 e le 8 del mattino. Esiste una ampia variabilità di abitudini: ci sono i “gufi” che si addormentano tardi la notte e si svegliano tardi la mattina e le “allodole” che hanno un comportamento opposto. C’è chi necessita di poche ore di sonno – anche solo 3-6 ore per notte – e chi invece ha bisogno di sonni più lunghi – fino a 10-12 ore su 24 –per sentirsi ben riposato ed “in forma”. Infine ci sono molte persone che stanno male se non fanno almeno un pisolino postprandiale, anche se solo di 30’. Anche da questi pochi dati si può subito trarre la conclusione che certamente il sonno è un importante fenomeno biologico, indispensabile per la vita stessa, tanto che la natura ha trovato i trucchi più disparati per assicurarne a tutte le specie viventi almeno una piccola quantità. D’altra parte è noto che l’assenza di sonno viene tollerata dal nostro sistema nervoso molto male, nettamente peggio della carenza di cibo, per esempio, senza che si verifichino confusione mentale, allucinazioni e gravi alterazioni comportamentali Durante il sonno si verificano importanti variazioni del respiro, della pressione arteriosa, della frequenza del polso, della temperatura corporea, oltre che del tono muscolare. Questi parametri possono essere registrati con la polisonnografia, l’esame che ci permette di studiare il sonno nei suoi particolari, nel corso di una registrazione notturna, e ci aiuta a individuare i vari stadi del sonno e a rilevare eventuali patologie associate.