Eccesso ponderale
L’eccesso ponderale è oramai universalmente riconosciuto come predittore di disturbi respiratori durante il sonno (DRS). Le osservazioni cliniche e gli studi condotti in Europa, Stati Uniti, Asia, Australia, hanno concordemente dimostrato una aumentata prevalenza di DRS proporzionale all’aumento di BMI, circonferenza del collo ed altri indici di obesità, fornendo una base epidemiologica forte all’ipotesi di una associazione causale. La forma più comune di DRS è l’apnea ostruttiva durante il sonno (OSAS), nella quale si verifica, appunto durante il sonno, un ripetuto collasso totale (apnea) o parziale (ipopnea) delle alte vie respiratorie. Ciò determina delle vere e proprie interruzioni del ritmo respiratorio durante il sonno, con ipossia transitoria intermittente (eventi). Questi eventi si risolvono spesso con dei bruschi risvegli dal sonno profondo (arousal), da cui risulta una frammentazione del sonno, che porta a sua volta ad una eccessiva sonno-lenza diurna. Il gold standard diagnostico per i disturbi del sonno è la polisonnografia notturna, che riconosce gli eventi apnoici ed ipopnoici, e determina se essi siano ostruttivi o invece dovuti ad un anomalo controllo centrale della respirazione. L’eccesso di peso corporeo è certamente il fattore più rilevante tra quelli che predispongono ai DRS; altri fattori sono quelli genetici, il sesso, l’età, la razza ed il gruppo etnico, le anomalie delle alte vie respiratorie, i vari fenotipi cranio-facciali, ecc. La rilevanza dell’eccesso ponderale viene confermata anche dai dati epidemiologici, che registrano negli ultimi venti anni un aumento parallelo della prevalenza di obesità e di DRS. Ciò ha generato un gran numero di studi tendenti ad identificare i meccanismi dell’interazione tra queste due condizioni, che qui di seguito riassumiamo brevemente. Una specifica localizzazione anatomica del grasso in eccesso, capace di influenzare la struttura delle vie aeree alterandone la geometria, compromettendone la funzione (per aumen-tata collassabilità), o determinando la diminuzione della compliance toracica, è probabilmente rilevante nella patogenesi dei DRS in pazienti obesi: il calo ponderale sembra infatti capace di far diminuire significativamente la gravità della sindrome, quando non di risolvere completamente la patologia. L’influenza ormonale è invece ipotizzabile sulla base di un ragionamento deduttivo, basato sulla valutazione di quanto accade alle donne obese in menopausa: la menopausa segna infatti una linea di confine oltre la quale la prevalenza di DRS aumenta significativamente. In un primo momento era stato ipotizzato che estrogeni e/o progeste-rone potessero avere un ruolo protettivo, che veniva logicamente meno alla menopausa: questa ipotesi non è stata però confermata dagli studi sperimentali. Si pensa oggi che l’alterazione del quadro ormonale che caratterizza la menopausa contribuisca sì all’aumento di prevalenza dei DRS, ma solo indirettamente, favorendo l’aumento del grasso corporeo e la sua deposizione addominale o centrale. Ma probabilmente il ruolo centrale, per quanto riguarda la capacità degli ormoni di condizionare le interrelazioni tra obesità e DRS, spetta alle adipocitochine, gli ormoni rilasciati dagli adipociti. Abbiamo già visto come leptina ed adiponectina giochino un ruolo nell’infiammazione sistemica, e quali ne siano i riflessi pro-infiammatori a livello polmonare. Ma c’è di più, in quanto i DRS sono associati a livelli di leptina più alti di quelli che ci si aspetterebbe sulla base dell’aumento di peso corporeo. Questo lascia aperto il campo a due interpretazioni:i livelli di leptina aumentano a causa dei DRS, oppure, più probabilmente, ne sono almeno in parte la causa. Sempre a proposito delle inter-relazioni ormoni-DRS-obesità, è stato dimostrato che la frammentazione del sonno che caratterizza i DRS determina alterazioni della secrezione e della sensibilità all’insulina, diminuzione dell’ormone della crescita ed aumento del cortisolo. Questi meccanismi potrebbero rappresentare il legame tra DRS e sindrome metabolica, di cui forse i DRS stessi potrebbero essere considerati ulteriore espressione.