Sonnolenza alla guida
Per paura di non poter più guidare chi è esposto al colpo di sonno potrebbe cercare di nasconderlo. La denuncia arriva dalla Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno che ipotizza un problema: potrebbe esserci chi, per timore di perdere la patente, non ammette di soffrire della Sindrome delle Apnee Notturne (OSAS), una sindrome che fa dormire male la notte e per questo fa venire colpi di sonno anche durante la guida. Infatti una sentenza del TAR del Lazio ha riconosciuto che la Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno è un motivo valido per ordinare la revisione della patente ed una visita medica per accertare se il paziente ha davvero i requisiti fisici per guidare. In base alla sentenza, in mancanza di requisiti, la patente viene sospesa a tempo indeterminato. Un guaio per chiunque, a maggior ragione per chi fa l’autista di professione. A tale proposito, il professo Peverini evidenzia che, in Italia, la lotta ai colpi di sonno al volante è vanificata non solo dalle gravi carenze normative ma, soprattutto, dal timore dei conducenti, in particolare quelli professionali, di perdere la patente e il posto di lavoro. Ed ecco il paragone: è un dilemma nazionale identico a quello che stanno vivendo i lavoratori siderurgici di Taranto, tormentati tra l’angoscioso rischio di tumore e l’inquietante disoccupazione. Per questo il nuovo Governo si dovrà fare carico della questione per alleggerire i rilevanti costi umani, sociali ed economici dei colpi di sonno al volante, in gran parte causati dalle apnee notturne, adeguando la normativa italiana agli altri Paesi.