Caso clinico
Umberto ha 18 mesi e da 3 mesi soffre di inappetenza, calo ponderale, oltre a presentare saltuari episodi di vomito soprattutto dopo il risveglio del mattino. Vengono inoltre segnalati alcuni episodi infettivi a carico delle alte vie respiratorie. Per tale sintomatologia il pediatra sottopone Umberto a terapia antiacida, senza successo, e poi lo ricovera presso un reparto di gastroenterologia. Qui tutti gli accertamenti risultano negativi: emocromocitometria, elettroliti, anticorpi antiendomisio e anti-tireoglobulina, quadro proteico, immunoglobuline, assetto lipidico, anticorpi anti-DNA, esame delle feci (digestivo completo, ric erca sangue occulto, co-procoltura e parassitologico), esame delle urine e test del sudore. Poiché all’esame clinico Umberto presenta (oltre a segni di perdita di peso) un quadro di ipertrofia tonsillare con costante respirazione orale e russamento nasale, viene chiesto ai genitori il comportamento nel sonno del piccolo. La mamma dice che da almeno un anno Umberto presenta russamento con pause del respiro durante il sonno, che appare molto disturbato. Viene effettuato un monitoraggio della saturimetria nel sonno, eseguito a domicilio, da cui risultano 14 clusters di desaturazione > 4%, con 149 episodi di SaO2 < 90%, di cui 47 con valore < 75% e valore minimo pari a 60%. Il risultato del monitoraggio notturno domiciliare conferma il sospetto clinico di OSAS. Il bambino viene sottoposto a intervento di adenotonsillectomia, effettuato in regime di ricovero e con stretta monitorizzazione dei parametri vitali (saturazione O2, attività cardiaca e respiratoria) nelle prime 24 ore dopo l’intervento, poiché i bambini che durante la notte presentano desaturazioni con valore inferiore all’80% hanno un aumentato rischio di presentare complicanze respiratorie nel post-operatorio. Un anno dopo l’intervento il bambino è aumentato di sette chilogrammi. Il caso di Umberto insegna: talvolta i genitori non riconoscono come sintomi importanti, e quindi tali da essere riferiti al medico, quelli relativi al sonno. Sarebbe utile inserire nelle domande da effettuare nel corso dei controlli ambulatoriali o dei bilanci di salute anche quelle relative al comportamento del bambino durante il sonno, chiedendo per esempio di routine se il bambino russa. È possibile che una cattiva ossigenazione nel sonno comprometta un normale accrescimento, soprattutto nei primi anni di vita.