Reato di omicidio stradale
Nel momento in cui si rende operativo il reato di omicidio stradale bisognerebbe introdurre anche disposizioni per prevenire i mortali colpi di sonno al volante, inserendo così un importante elemento di tutela sociale in grado di salvare molte vite umane. Se alcool e sostanze psicotrope possono essere rilevate nel sangue dei conducenti responsabili di sinistri stradali con facili test, ciò non si può attuare per i famigerati colpi di sonno al volante, determinati dalla privazione di sonno legata molto spesso a patologie non immediatamente riconoscibili in chi guida, ma che sono causa di un riposo non ristoratore in grado di provocare improvvisi cali di attenzione e imprevedibili momentanei addormentamenti. Secondo dati ufficiali almeno il 20% degli incidenti stradali è riconducibile ad eccessiva sonnolenza diurna. Una semplice polisonnografia permette rapidamente di individuare se una persona, un conducente professionale (piloti e conduttori di mezzi pubblici) ha un disturbo del sonno o una latente Sindrome delle Apnee Notturne (OSAS), di cui soffrono senza saperlo milioni di individui. In alcuni Stati sono divenuti obbligatori e indispensabili per il rilascio delle licenze di guida.